Questo blog si è preso una piccola pausa!! Vi aggiorno. Sono tornato in Italia, ho dato 2 esami e quindi ne manca 1 da fare a gennaio e poi questa sospirata laurea dovrebbe arrivare a Marzo. Nel frattempo sono stato impegnato con il coro della mia chiesa in trasferta per una settimana a Matera. È stata una bellissima esperienza nonostante la pressione che un pò sentivo addosso vista la nuova formazione del gruppo musicale con il sottoscritto al piano!
Oggi, uscita in montagna con il papà. Siamo andati a Pècol in Val Zoldana a sciare un pò visto che ero fermo da 2 stagioni. Bella giornata nonostante il sole si sia sempre nascosto tra le nuvole facendo raramente capolino, comunque essendoci poca gente ci siamo potuti godere le piste.
Vi segnalo il nuovo link sulla destra: Il momento cruciale che è un blog di recente apparizione in cui troverete meditazioni bibliche scritte da giovani cristiani delle nostre chiese. Dateci un’occhiata.
Ah! Quello in alto è Gioele in una delle sue pose.
Questa macchina ci sta salvando. A settembre abbiamo cominciato a lavorare in un bosco per raccogliere i dati che mi serviranno per la tesi. E’ un bosco di pini ma il problema è che sotto c’era di tutto, sopratutto molti rovi, per cui era difficile camminare e misurare; siamo riusciti a farci prestare dalla Caterpillar questa bella macchina che letteralmente trivcni tutto quello che trova e ci ha reso la vita molto più facile. L’ho anche usata per qualche ora ed è anche divertente. Il sito dove stiamo lavorando è a mezz’ora circa da Auburn e per arrivarci si passa per queste zone rurali di campagna dove vedi davvero come vive la gente qui e è davvero interessante. A pranzo andiamo nei posti che si trovano per strada e la cucina tipica del Sud mi sta piacendo sempre di più: di solito si prende un piatto con della carne e due “side orders” a scelta e il mio ideale è pollo fritto con purè e “baked beans”, cioè fagioli fatti con un sugo che è davvero eccezionale.
A proposito di cibo, un venerdì sera siamo andati da Provino’s, il ristorante italiano più rinomato che ci sia da queste parti e abbiamo dovuto fare da consiglieri per tutti, spiegando come erano fatti i piatti del menù e per fortuna abbiamo potuto scegliere noi il vino, un bel Valpolicella che era davvero buono. Tra l’altro anche il cameriere ha voluto sapere come si pronunciavano alcuni piatti e in cambio ci ha confessato che in cucina c’erano solo messicani…sob!
Per la cronaca sabato abbiamo vinto contro New Mexico State University; un secco 55-20. Il nuovo quarterback, Burns, si sta rivelando molto più prolifico del titolare, Cox, per cui quando è entrato in campo c’è stato un boato e lui si è presentato con un lancio di 58 yards, circa 50 metri, che ha portato ad un grandioso touchdown. Questa volta abbiamo trovato dei biglietti per il settore in alto e la vista era decisamente migliore, si riusciva a seguire bene tutte le azioni e ci siamo proprio goduti la partita. Alla fine tutti si sono riversati per le strade di Auburn per mantenere una delle tradizioni che hanno qui: si va all’incrocio principale della città dove c’è un vecchio albero su cui si lanciano rotoli di carta igienica che ti vendevano lungo le strade!!!
Tra una settimana torniamo in Italia. E’ stata un’ esperienza bellissima, sotto tutti i punti di vista, però sinceramente sento la mancanza della mia vita a Padova per cui tornerò volentieri in Italia portandomi dietro tutti i ricordi di questi tre mesi (e tutte le magliette che ho comprato!!!)
E’ cominciata la stagione del football universitario. Qui ad Auburn è una vera ossessione perchè la squadra è una delle più forti nel suo girone e perchè c’è tantissima rivalità con alcune delle squadre qui vicino, in particolare University of Alabama (BAMA) e University of Georgia (UGA). Siamo già stati a vedere 2 partite in questo stadio che è davvero impressionante: 87,451 posti a sedere…più di S.Siro a Milano(83.000)!!! Il weekend in cui si gioca Auburn si trasforma: arrivano centinaia di camper, roulotte e pick up pieni di gente pronta a fare festa e a fare “tailgate”, il che vuol dire arrivare con la macchina sul primo angolo di erba libero che si trova nel campus e tirare fuori griglia, gazebo e sedie tutte in tinta arancio-blu e mangiare e fare festa fino all’inizio della partita!! E’ davvero incredibile cosa facciano qui per una partita di football dell’università!! Ad ogni angolo delle strade trovi bagarini pronti a vendere biglietti e per la prima partita ci siamo dovuti rivolgere a uno di questi perchè non si trovavano più biglietti in giro.
La prima partita è stata contro Kansas St e abbiamo vinto 23-13 ma non è stata molto bella, Auburn ha giocato male e il quarterback ha sbagliato troppi passaggi; tra l’altro io avevo un forte mal di testa per cui 87.000 persone che urlavano non hanno fatto altro che farmi stare ancora peggio..Comunque è bastato dormire e domenica mattina sono riuscito ad andare tranquillamente in chesa. Il secondo match è stato contro South Florida che, contro tutti i pronostici, ha vinto 26-23 ai templi supplementari e è riuscita ad ammutolire tutto lo stadio che mestamente se ne è tornato a casa con le pive nel sacco! Sembrava fosse morto qualcuno da quanto tristi erano tutti (Nella foto qui sotto potete vedere un mio parente che gioca per South Florida!!). Questa volta ci hanno procurato dei biglietti i professori con sui stiamo lavorando e eravamo seduti in 7° fila a 50 metri dai giocatori!! Prima della partita ha volato l’aquila che qui è una delle tradizioni della squadra: si dice che nel 1892 un veterano di guerra avesse trovato un aquila in un campo di battaglia e che l’avesse poi allevata a casa; durante una partita in cui Auburn stava perdendo quest’aquila avrebbe cominciato a volare dentro lo stadio e da quel momento Auburn ha ricominciato a vincere e tutti si sono mossi a osannare la “War Eagle” che è ancora oggi il grido di battaglia della squadra.
Questo è un video che ho girato prima dell’inizio della partita.
Mercoledì 8 Agosto Angela, il papà e la mamma sono venuti a trovarci a Auburn!! Abbiamo passato 2 settimane di vacanza girando un pò per il Sud-Est degli USA. I primi giorni siamo stati a Auburn aspettando che passasse il jet lag così abbiamo fatto qualche giro in città visitando il piccolo museo d’arte che c’è qui e andando per negozi.
L’itinerario è stato questo: Alabama: Auburn / Louisiana: New Orleans / Florida: Ocala – Sarasota – Orlando – Daytona Beach / Alabama – Auburn.
Venerdì siamo partiti in direzione New Orleans, di nuovo!! Siamo stati anche nello stesso albergo in cui eravamo stati con i greci, il Garden District Hotel. Praticamente abbiamo ripercoso la passeggiata che avevamo fatto la volta precedente aggiungendo però la traversata del Missisipi con il traghetto, gratis! (per la gioia del papà!!!) e la cena in un ottimo ristorante messicano. La mattina seguente siamo andati a visitare il museo sulla Seconda Guerra Mondiale e è stato davvero interessante vedere le ricostruzioni e i documenti ufficiali ma soprattutto capire meglio come è stata vissuta dagli Stati Uniti.
Sabato abbiamo affrontato il viaggio più lungo raggiungendo Ocala, in Florida. La domenica siamo andati al culto con Elene Nesta ed è stato molto bello rivederla e stare assieme un pò di tempo; nel pomeriggio ci ha portato nel parco di divertimenti più vecchio della Florida dove c’era un assortimento di animali e habitat locali: naturalmenti gli alligatori erano protagonisti.
Lunedì finalmente abbiamo raggiunto il mare a Sarasota sul Golfo del Messico e qui siamo stati 2 giorni sotto il sole; infatti ci siamo tutti un pò bruciati, soprattutto Angela ha sofferto parecchio….Un pomeriggio abbiamo visitato anche St. Petersburg e in particolare il museo di Salvador Dalì. La meta principale di tutto il viaggio era però Orlando e i suoi parchi divertimento: Sea World e Walt Disney World; in particolare DisneyWorld è impressionante perchè è una città vera e propria che racchiude 4 parchi tematici e 2 parchi acquatici più una vasta zona di negozi.
A Sea World sono salito per la prima volta su delle montagne russe e queste erano davvero impressionanti; ogni giorno abbiamo provato tutte le attrazioni più forti dei vari parchi: Montagne russe Kraken e “tronchi” a Sea World; Mission:Space e Test Track a Epcot; Tower of Terror e Rock ‘n’ Roller Coaster agli MGM Studios. Queste ultime due sono state sicuramente quelle più dure, una era su un ascensore che andava in caduta libera per 3-4 volte con salti nel vuoto non da poco mentre l’altro erano montagne russe al coperto e con una velocità impressionante,l’accelerazione iniziale era 0-100 km/h in 2.8 secondi!!!!!
Questo è il video delle montagne russe Kraken
E questa è la foto fatta sui tronchi!!
L’ultima tappa è stata Daytona Beach dove ci siamo rilassati sull’oceano e divertiti sui cavalloni. Abbiamo anche cenato con Bill Thompson e sua moglie, amici del papà, in un ottimo ristorante. In questi giorni passati viaggiando mi sono ricreduto molto sulla credenza italiana che negli USA non si mangi bene perchè se trovi i posti giusti e ordini piatti locali puoi essere più che soddisfatto (basta non ordinare pasta!!!)
Simpsons Movie!!!!! Visto lunedì sera! Siamo andati al cinema in bici, 6 km di salite e discese. Bellissimo il film, non ho mai riso così tanto, anche per le frecciatine che lancia agli americani! Da rivedere.
Il weekend scorso siamo stati a New Orleans. I ragazzi greci volevo andare da qualche parte e la prima opzione è stata miami ma si è rivelata impraticabile (costava troppo) per cui la seconda scelta è stata la mitica città del Jazz. Abbiamo preso a noleggio un auto e siamo partita all’avventura. Cinque ore e mezza per arrivare in Luisiana dove ci siamo fermati in un area di sosta per prenotare un albergo; ne abbiamo trovato uno nel Garden District che era a metà prezzo per il weekend per cui ci andava benissimo! Siamo arrivati a New Orleans sotto un temporale molto forte ma in serata si è rasserenato e siamo potuti andare in centro per vedere un pò la città. Prima tappa d’obbligo è il French Quarter, la zona più frequentata della città e in particolare abbiamo visto un pò di locali lungo Bourbon Street; è impressionante perchè ogni dieci metri c’è una band diversa che suona (come quelli nella foto in alto).
Camminando siamo arrivati fino alla passeggiata sulla riva del Missisipi dove abbiamo trovato il classico traghetto stile 1800; ci siamo seduti al Bar du Monde per bere qualcosa e assaggiare i famosi bignet (che però avevano il gusto dei galani!). Abbiamo concluso la serata cenando in un locale dove cucinavano B-B-Q (grigliate di carne) e continuando a girare per la città. Sabato mattina siamo andati al New Orleans Musem of Art; un museo molto bello ma non molto rifornito di famose opere d’arte, anzi credo che l’opera più famosa che ho visto era questo ritratto di Mao. La visita seguente è stato l’acquario in riva al Missisipi; molto bella la parte che riguardava il Golfo del Messico; comunque non era niente in confronto all’acquario di Genova!!! Il pranzo è stato a base di cucina giapponese in un ristorante molto carino: abbiamo mangiato sushi e io ho preso carne e verdure fritte; tutto davvero buonissimo. Nel pomeriggio siamo tornati in albergo a riposare un pò e abbiamo usufruito della vasca idromassaggio Jacuzzi dell’albergo! La serata si è conclusa ascoltando musica in diversi locali; sono rimasto davvero impressionato dalla bravura di alcuni musicisti che suonavano per ore senza sbagliare una nota.
Domenica siamo partiti in direzione mare, anzi oceano! La nostra meta è stata Gulf Shores, nel piccolo lembo di Alabama che si affaccia sul mare. La giornata era perfetta: sole, vento, sabbia bianca e poca gente; peccato che il mare fosse pieno di alghe per cui non siamo stati molto in acqua. Tornando ad Auburn in serata ci siamo fermati a cenare in un locale di cucina tipica dell’Alabama e devo dire che se si mangia cibo locale, ci sanno davvero fare. Tra l’altro vendevano anche prodotti Amish!
E’ passata la terza settimana qui in Alabama e stiamo entrando sempre più nella vita quotidiana americana. Giovedì siamo andati a lavare un pò di vestiti in una lavanderia a gettoni: non avete idea di quanto mi sembrava di essere in un film, seduto davanti alle lavatrici che girano leggendo un libro di Ken Follet. Con 5$ abbiamo fatto 3 lavatrici e 1 asciugatrice. Venerdì invece ho finito il corso che stavo seguendo per cui da lunedì si comincia a lavorare sul serio. Venerdì pomeriggio siamo andati con Chris (il professore che ci sta facendo da fratello maggiore in queste settimane) a Phenix City ad una succursale della Troy University dove stavano facendo i centri estivi per i bambini; dovevamo allestire una piccola dimostrazione di vita agricola del passato. C’erano caprette, pescigatto, noi che cucinavamo pastelle di mais fritte e mostravamo come si faceva la farina in passato; il problema è che c’era anche il furgoncino dei pop corn per cui nessuno voleva le nostre pastelle!
Ieri è stata giornata relax e shopping!! Qui ad Auburn devi assolutamente avere qualche maglietta arancione o blu (i colori della squadra di football), soprattutto quando ci sono le partite bisogna rigorosamente avere questi colori addosso, per cui ne ho prese un paio per essere pronto. La sera siamo stati con i ragazzi dalla Grecia che sono qui per il nostro stesso scambio e Anna, l’unica ragazza del gruppo, ha cucinato pasta al forno per tutti!! Questa mattina invece sono riuscito ad andare di nuovo in chiesa e sono sempre più contento perchè davvero posso lodare il Signore con altri fratelli e viene predica la Parola in modo chiaro e penetrante. L’unico problema è che qui le strade non sono piatte, è un continuo saliscendi e andando in chiesa in bici mi pare di essere sulle Dolomiti al Giro d’Italia; soprattutto la salita finale per arrivare al parcheggio della chiesa è sfiancante, però ne vale la pena. Tra l’altro oggi pomeriggio sono andato anche a vedere la piscina comunale che abbiamo dietro casa e ho potuto nuotare un’oretta. A piedi ci vogliono 5 minuti e costa solo $2 per cui penso proprio che ci andrò spesso. Questa sera ci aspetta pizza e il film “SpaceBalls” da guardare con i greci che non lo hanno mai visto.
A proposito di film, ci siamo abbonati a Netflix, un servizio online che per $9.99 ti spedisce direttamente a casa DVD a noleggio che poi si restituiscono per posta; ne puoi avere 1 alla volta ma non c’è limite a quanti ne puoi avere al mese; così cercherò di colmare alcune mie lacune cinematografiche, anche perchè Marco è un esperto di cinema (!) e mi sta consigliando un sacco di film vecchi che non ho mai visto. Venerdì prossimo poi esce “The Simpsons Movie” e andremo tutti a vedercelo nel piccolo cinema di Auburn!
Martedì mi arriverà la macchina fotografica nuova; una compatta da portare sempre dietro così farò molte più foto che troverete sempre qui.
Sono passate 2 settimane dal mio arrivo in Alabama. Ormai sono acclimatato alle temperature e allo stile di vita che ci sono qui. Ho cominciato anche a lavorare; sto seguendo un corso online per imparare ad utilizzare un software che mi servirà per il resto del lavoro. Ho anche avuto la possibilità di girare un pò: siamo stati al sud per partecipare ad una dimostrazione di mezzi agricoli della John Deere, la più grande casa costruttrice di trattori e simili. La cosa entusiasmante è che stanno lavorando per creare sistemi che permettano ai trattori di andare da soli guidati solo da un GPS; l’autista dovrebbe solo fare le curve. E’ stato davvero interessante. Tra l’altro finchè eravamo in questa azienda dell’università è passato questo camion che stava facendo un trasloco (vedi foto!): devo dire che così è molto più semplice!!
Oggi sono anche riuscito ad andare in una chiesa della Assemblee di Dio che si trova qui ad Auburn; è a 6 km circa da dove vivo e in bici è abbastanza comoda da raggiungere. E’ stato davvero bello perchè per la prima volta mi sono sentito come a casa e poter lodare e ringraziare il Signore insieme ad altri credenti è sempre una cosa unica. La predica del pastore è anche stata molto efficace e interessante; potete vedere qui il sito web della chiesa da cui è possibile anche scaricare la registrazione della predica.
Ieri c’è stata grande festa qui; il 4 luglio è davvero molto importante per gli americani e alle 9 erano tutti a guardare i fuochi d’artificio. Ieri è stato anche il “nostro”giorno dell’indipendenza; siamo nei nostri nuovi appartamenti a 10 minuti dal campus. Il posto non è male ma questa mattina ero un pò preoccupato: l’aria condizionata non funzionava granchè e questa notte è stata davvero dura dormire; nel mio appartamento non avevano ancora allacciato l’acqua per cui sono dovuto andare da Marco; c’era un odore da chiuso che era davvero insopportabile. Quando siamo tornati oggi pomeriggio però, abbiamo trovato che tutto si è sistemato; ho l’acqua, adesso ci sono 23 gradi dentro casa e non c’è più cattivo odore.
Ieri è stata anche giornata di nuove conoscenze. Uno dei professori del dipartimento ci ha voluto portare a giocare a calcio dove si ritrovano gli studenti stranieri; c’erano ragazzi da mezzo mondo: Indonesia, Ghana, Camerun, Spagna, Argentina, USA (solo 1) e naturalmente noi Italiani. Dopo un pò che giocavamo è arrivato un gruppo di messicani e abbiamo subito organizzato una partitona: Messico-Resto del Mondo!! Abbiamo vinto 4-1 e il bello è stato vedere il diverso tipo di gioco delle due squadre: i messicani correvano tanto, arrivavano spesso davanti alla porta ma si sono mangiati una miriade di gol; noi invece giocavamo più sulla tecnica e sulla sostanza e segnavamo più facilmente. E’ stato bello vedere come tutti fossero lì solo per divertirsi; i messicani correvano con il sorriso sempre sulle labbra e ci siamo fatti tante risate quando sbagliavano davanti al portiere.
La sera siamo andati a vedere i fuochi d’artificio assieme a uno dei ragazzi dell’università che ci sta aiutando e con i ragazzi dalla Grecia che sono qui per lo stesso scambio nostro. Abbiamo passato una bella serata assieme conoscendoci e loro, che sono qui da più di un mese, ci hanno dato molti consigli su come organizzarci la vita qui a Auburn.
Questa mattina, ore 10.00, ero nel mio primo vero ufficio!! Ci hanno dato due portatili con cui lavorare e abbiamo cominciato un corso online per imparare ad usare un GIS, il programma che ci servirà nel nostro lavoro di ricerca. Mi sta impressionando sempre di più vedere come sono organizzati qui all’università e quanta disponibilità c’è nei nostri confronti da parte di tutti. E’ sicuramente molto stimolante e non vedo l’ora di cominciare a “fare sul serio”.
E’ cominciata l’avventura. Sto scrivendo da Auburn, Alabama, USA. Passerò qui i prossimi 3 mesi lavorando per la mia tesi di laurea.
Sto condividendo questa avventura con un altro studente dell’università di Padova (tra l’altro si chiama Marco anche lui e questo è un fatto molto divertente per tutti qui!). Siamo partiti il 1 Luglio e il viaggio è stato abbastanza pesante e con brutte soprese: all’arrivo ad Atlanta sono stato fermato dalla polizia doganale che mi ha portato in una saletta dove c’erano altre persone in attesa di essere chiamate per un colloquio. Penso di aver passato i 40 minuti più brutti della mia vita: nessuno mi ha spiegato perchè ero lì e cosa stava succedendo; ero stanco morto per il viaggio e i poliziotti erano alquanto aggressivi con alcune persone. Grazie a Dio nel mio caso si trattava solo di dire perchè 11 anni fa, quando sono stato negli USA per la prima volta, avevo un passaporto britannico ed ora ne avevo uno italiano. Dopo che mi hanno lasciato andare sono dovuto correre a recuperare i bagagli e a trovare Marco che non sapeva niente di quello che era successo. Alla fine ci siamo ritrovati e abbiamo incontrato (dopo una lunga ricerca) un ragazzo dalla Auburn University che è venuto a prenderci. Il primo impatto fuori dall’aeroporto è stato devastante: c’era un umidità pazzesca e non si riuciva a respirare; comunque appena siamo saliti in macchina è partita l’aria condizionata a palla e si stava molto meglio.
La mia prima cena è stata da Wendy’s, il più grande concorrente di McDonald’s, con Spicy Chicken Sandwich e french fries!! Per ora siamo ospitati a casa di John Fulton, il professore che participa allo scambio, ma domani ci trasferiremo in appartamenti singoli che si sono liberati oggi. Abbiamo passato la nostra prima giornata passeggiando per Auburn assieme ad un ricercatore che lavora con Fulton e visitando tutto il campus dell’università. La città non è molto grande ma è proprio bella e ben organizzata. Cercherò di fare molte foto che potrete vedere qui.
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